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Almareniart seleziona per te artisti talentuosi da tutto il mondo
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Chi siamo | Almareni Art

Almareni Art Gallery nasce dalla passione per l’arte del fondatore, Marco Cocciola, e aspira a diventare un riferimento per il mercato dell’arte moderna e contemporanea.

La galleria ha un corpus composto da tante opere selezionate,che rappresentano e interpretano la creatività e la sensibilità di artisti affermati ed emergenti, viventi e non, espressioni di un’arte colta e impegnata, che tiene conto del pluralismo dei linguaggi e delle innovazioni tecniche che caratterizzano la contemporaneità. Tutte le opere sono un invito alla bellezza, alla scoperta di un’arte che vuole parlare del mondo, dell’uomo, delle sue visioni e inquietudini; gli artisti rappresentati sono diversi per stile, formazione e tecniche utilizzate, ma sono uniti da un sincero moto di ricerca sulla vita, e sono tutti impegnati nella ricerca di un’arte che vivifica chi la realizza e chi ne fruisce.

La mission dell’azienda è semplice: divulgare la cultura per l’arte e permettere agli appassionati di conoscere il talento degli artisti selezionati.

Almareni Art Gallery apre a Palermo nel 2018, in via F.sco Lojacono, 13, e da maggio 2023 si trasferisce nel cuore cittadino, in prossimità della Cala e di P.zza Marina, in Vicolo Cassarelli, 10, c/o lo storico Palazzo Custos; qui si possono ammirare anche opere che rappresentano uno spaccato del fare arte dal ‘600 ai giorni nostri, e – una chicca – gli antichi lavatoi.

Molte delle opere presenti in galleria possono essere acquistate su www.almareniart.it.

“È l’interazione con il pubblico che fa l’opera d’arte. Senza quella l’artista non conta, l’opera d’arte scomparirebbe in una soffitta e non esisterebbe davvero. L’opera d’arte è sempre basata su due poli, il pubblico e l’artista, e la scintilla che scocca da questa azione bipolare dà vita a qualcosa, come l’elettricità.
L’artista non è tale perché produce l’opera d’arte, ma lo è se chi guarda lo riconosce come tale. Chi guarda ha l’ultima parola.
” (Marcel Duchamp) “