Mario Mirabella
- Opere presenti in collezioni pubbliche e private
Biografia
Mario Mirabella (Palermo, 1870 – 1931), allievo di Francesco Lojacono (1838-1915), è anche il più fedele continuatore della sua poetica. Si fa, infatti, interprete di un paesaggismo luminosissimo, attento ai valori cromatici di marine e vedute agresti siciliane.
Esordisce alla Promotrice palermitana del 1893, rassegna presso la quale espone per molti altri anni. Non mancano nemmeno le partecipazioni di Mario Mirabella alle Promotrici napoletane e torinesi, dove ottiene un discreto successo di critica e di pubblico.
Soltanto all’inizio del Novecento, la sua pittura forse troppo ancorata ai modi del maestro Lojacono viene considerata ripetitiva e in parte limitata da stilemi ottocenteschi.
Il trasferimento a Taormina e i soggiorni ad Erice
Nel 1898, Mario Mirabella compie un soggiorno di studio a Taormina, insieme a Lojacono. Ne scaturisce una serie di impressioni e di oli caratterizzati da una sciolta e fortissima luminosità che pervade rocce, piante, marine. Affascinato dalla bellezza di questa terra, Mirabella decide di stabilirsi a Taormina per circa dieci anni.
Nel 1915, alla morte di Francesco Lojacono, ormai suo più caro amico, il pittore comincia a frequentare con maggiore continuità il territorio trapanese. Particolarmente assidui sono i suoi soggiorni ad Erice, che diventa luogo prediletto per le vedute ampie ed ariose di Mario Mirabella. La campagna e il mare della zona fanno la comparsa nella sua produzione, ma anche i resti di tempi antichi.
Si reca spessissimo ad Agrigento per ritrarre le rovine della Valle dei Templi, in vedute calde e sintetiche, ancora memori degli insegnamenti del maestro. Dipinge regolarmente e partecipa alle mostre palermitane fino alla metà degli anni ’20. Muore a Palermo nel 1931.