Renzo Vespignani

Biografia

Nato nel 1924 nel quartiere popolare del Portonaccio, cresce sotto il regime fascista prima, e poi sotto l’occupazione nazista.

Vespignani trasporta in pittura il neoralismo. Influenzato dalle opere espressioniste di Grosz e Otto Dix, rielabora un tratto personalissimo e molto curato.

Comincia a disegnare giovanissimo descrivendo, in centinaia di fogli, la tragedia dell’occupazione tedesca, la miseria e la disperazione del popolo italiano. Il suo stile è secco, incisivo, e si esprime attraverso molti mezzi tecnici come olio, tempera, acquerello, inchiostri, fino all’acquaforte, alla vernice molle, alla litografia. Ama il bianco e nero, che usa spesso per poter rendere al meglio lo squallore di quel periodo.

Nell’immediato dopoguerra prosegue sulle tematiche sociali e diventa in pratica il corrispettivo – in pittura – del neoralismo portato al cinema da Rossellini e De Sica. Il suo avvento sulla scena romana rappresenta un elemento di rottura con le scuole che l’avevano preceduto.

Nel 1956 fonda con alcuni intellettuali la rivista “Città  aperta” che vuole esprimere il distacco delle nuove generazioni rispetto a tutte le etichette sclerotizzate, anche a quella di neorealismo.

Il suo impegno di comunicazione civile si riconferma con l’adesione al gruppo “Pro e contro”, ed è visibile nel ciclo pittorico “Imbarco per Citera”, realizzato negli anni Sessanta. In questa serie di dipinti il realismo si affina in vaghi ricordi legati al ‘secessionismo’ austriaco e allo stile liberty, raffigurando spesso nelle sue opere una società  opulenta e corrotta.
Renzo Vespignani ha preso parte a numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. La sua attivitàè stata riconosciuta a livello internazionale con la conquista di numerosi premi.

Tra i ‘cicli’ e le opere singole si ricordano: ‘L’imbarco per Citera’  (1969), ‘Autoritratto col figlio’ (1970), ‘L’album di famiglia  (1971), ‘Marta’ (1971), ‘Reliquie ebraiche’ (1973), ‘Tra due guerre’ (1973-1975), ‘Case bombardate’ (1974).

Muore a Roma nel 2001

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